Informazioni del Percorso
  • Bellezza: 4
  • Partenza: 45°54'38.3"N 9°23'31.2"E
  • Durata: 08:30
  • Quota: 2184 mt
  • Dislivello: 750 mt
  • Distanza: 6.3 km
  • Tipologia: Alpinismo
  • Difficoltà: AD
  • Stagione: Estate
  • Esposizione: Nord-Ovest
Percorrendo lo stesso sentiero della Direttissima, giunti al Colle Valsecchi, si trova una palina inchiodata nella roccia che indica l'attacco per la Cresta Segantini.

-Si percorre inizialmente uno stretto camino fino ad un fittone resinato dove poter eseguire una sosta per scavalcare la parete e intraprendere un breve cammino in cresta con brevi tratti di disarrampicata. 
-Si scavalca, aggirandolo, un torrione, e qui ci si cala fino a giungere al lato opposto. Raggiungendo, poco più avanti, una sosta, giungiamo al primo degli innumerevoli momenti decisamente troppo prolunganti spesi a capire dove proseguire. 
-Come da una freccia da me disegnata, si prosegue normalmente verso destra fino a salire una paretina. Subito dopo è presente, a mio avviso, uno dei tratti più esposti, che consiste in un traverso posto dietro il torrione fino a quando è necessario disarrampicare (o meglio calarsi) fino a giungere alla sosta di sotto. 
-Si prosegue andando dall'altra parte, per poi superare una Madonnina lasciandola a sinistra e arrampicandosi sul torrione. Subito dietro ci sono ben 4 split e poco più sotto una piccola catena di ferro dove sostare e far attraversare al proprio compagno un piccolo salto per proseguire. 
-Giunti dall'altra parte, si prosegue verso destra per poi arrampicarsi e giungere ad una splendida formazione forata come mostrato nella foto. Questa la si può aggirare sia da destra che da sinistra e la si discende di poco per poi camminare un breve tratto fino a giungere a una canalino "indicato" da una freccia rossa. 
-Giunti ad uno spit circondato da rossi segni sbiaditi e confusionari NON bisogna continuare a proseguire verticalmente come abbiamo fatto noi ma, invece, si continua a camminare verso sinistra fino a una vite con un anello rosso. Se si vuole lo si usa per assicurarsi e calarsi continuando ad andare verso sinistra fino a intravedere un altro anello più piccolo verso il basso, nel canale. 

Dopo aver sprecato probabilmente un'ora tra il torrione sbagliato e capire se usare l'anello rosso per salire o scendere (e se scendere, verso dove?), ci facciamo raggiungere da una coppia che ci precedeva. Da qui in poi decidiamo di proseguire con loro per evitare ulteriori perdite di tempo. 

-Si giunge dall'altra parte percorrendo un difficile traverso che, non a caso, ha ben 3 spit relativamente vicini.
-Proseguendo si percorre una facile salita fino a congiungersi nuovamente al tratto finale della cresta che da appuntita diventa perfettamente orizzontale con piccolo spiazzi quasi quadrati. Dopo una serie di sali e scendi si giunge all'ultimo e non così facile torrione raggiungibile dopo una calata/disarrampicata. Giunti in cima si cammina un poco fino a giungere alle famose catene di ferro che precedono la cima del Grignetta, collegandosi con l'ultimo tratto della Cermenati.

Sostato brevemente a causa di un temporale che sembrava avvicinarsi sempre di più da nord, discendiamo per la Cermenati, causandomi nuovamente dolori alla bandelletta dopo mesi che non si faceva sentire.


NOTA: Noi abbiamo preferito percorrerla in conserva protetta con una corda singola da 20 mt. Nonostante sia bastata, per motivi di sicurezza nelle calate, ne consiglierei una più lunga o una doppia.

NOTA: Per quanto molte relazioni dicano che la cresta è segnata da innumerevoli segni e frecce rosse, ormai sono quasi scomparse e non indicano nel dettaglio la direzione da intraprendere.

  • Corda (>20 mt)
  • Casco
  • Imbrago
  • Cordini
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  • Moschettoni
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